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NOTA PER I LETTORI: nessuna voglia di fare l'intenditore, il professore. Vi scrivo solo da ascoltatore di rap italiano dal 1999, spero di consigliarvi qualcosa di buono, seguendo i miei gusti ovviamente, che, inevitabilmente potranno essere diversi dai vostri...
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EeYo! Lordtiranus aka Chef D.

venerdì 18 gennaio 2013

Storia del rap USA, la classifica: 37 --> 25


In questa fredda mattina, e chi vi scrive ha anche un po' di influenza, che c'è di meglio di scalare. Non le vette di montagna, a meno che non si abbia qualche mania suicida ma la nostra classifica verso i pezzi più significativi della storia dell'hip hop americano. In questa seconda parte raggiungeremo la metà della chart, pronti e lanciatissimi a vedere le posizioni che contano nelle prossime due puntate.

37) Ice Cube - It Was a Good Day
Iniziamo la classifica di oggi con una bella giornata. O almeno così ci canta Ice Cube in questo suo singolo del 1992, tratto dall'album "The Predator". Prodotta da Dj Pooh è uno dei pezzi che sono rimasti maggiormente nella storia da parte di IC.


36) Outkast - Rosa Parks
Riecco gli Outkast, alla seconda partecipazione in questa classifica dei top50. Nel 1998 il duo fece questo pezzo dedicato alla figura di Rosa Parks, donna molto attiva nel campo dei diritti civili soprattutto per la comunità afroamericana e membro del Congresso US. E' morta nel 2005 ricevendo al suo funerale un grandissimo riconoscimento sia da parte di figure istituzionali che semplici cittadini. Dall'album "Aquemini", fu un singolo di grande successo e sicuramente il più riuscito dell'intero album.


35) Mobb Deep - Shook Ones Part II
Pezzo storico dei Mobb Deep, ma anche inserito tra i pezzi migliori degli anni Novanta da diverse riviste di musica. Il Part II è dovuto al fatto che è una sorta di continuazione del pezzo Shook Ones che rappresentava il pezzo di debutto del duo, del 1994. In questa versione 2 i testi sono simili a quelli della prima versione, anche se ci dicono "meno volgari". Suono NYC direttamente dall'album "The Infamous" del 1995.


34) Schoolly D - P.S.K. (What Does It Mean?)
Schoolly D, ormai 50enne, nella metà degli anni Ottanta fece una cosa molto particolare: inventò un sottogenere dell'hip hop che divenne uno dei filoni principali, il gangsta rap. La versione hardcore in un periodo storico dove in pochi pezzi si parlava di gang, di sesso o droghe e lui fu uno dei pionieri di queste tematiche e dell'uso del termine nigga all'interno dei testi. Un innovatore sicuramente... Il pezzo è tratto dall'album omonimo "Schoolly D" datato 1985.


33) Jay-Z - 99 Problems
Avere 99 problemi non è cosa da poco, soprattutto se tra quelli ci sono poliziotti razzisti pronti a demolirti la macchina per capire se l'hai rubata, parlare con persone aggressive sia dal profilo lavorativo sia perché sono semplicemente stronzi... Questo pezzo doveva essere originariamente per Ice-T nei primi Novanta ma tant'è uscì nel 2003 nel lavoro "The Black Album", ottavo di Jay-Z. 


32) Kanye West - Jesus Walks
Kanye mette su i panni del pastore e ci parla di Dio, di come la sua presenza sia vicina a tutti soprattutto agli ultimi, come battone, tossici, ladri o semplici disgraziati. Il video di questo pezzo, datato 2004, venne girato in tre versioni differenti, ognuna per un punto di vista di un personaggio diverso. Dall'album "The College Dropout", debutto per West.


31) Nas - N.Y. State of Mind
Abbiamo parlato di questo pezzo nella playlist dedicata a New York, quindi non ci dilunghiamo oltre. Dall'album "Illmatic" del 1994.


30) Notorious B.I.G. - Hypnotize
Notorious quando è uscito il suo secondo album, alla fine di marzo del 1997 era appena morto, da circa un paio di settimane. Questo pezzo fu il singolo estratto dal suo album e fu uno dei primi pezzi a diventare #1 con l'artista appena deceduto e quindi postumo. Il video, girato in California, testimonia di fatto le ultime fatiche sue prima dell'omicidio e per uno scherzo crudele del destino viene dall'album dal titolo "Life After Death".


29) LL Cool J - Mama Said Knock You Out
Non chiamiamolo un ritorno, anche se questo singolo è di fatto estratto dal secondo album di LL, dopo il non grandissimo successo del debutto discografico. Ci ha pensato la nonna a tirare fuori di nuovo il buonumore al nostro, dicendogli di knockare le critiche e che lei credeva ciecamente nel suo talento... E brava la nonna! Dall'album omonimo del 1990.


28) Eminem - Lose Yourself'
Se devo pensare ad una canzone che ha influito pesantemente in questo genere questo pezzo coglie appieno lo spirito. Questo pezzo fa parte della colonna sonora del film di Eminem 8 Mile ed è stata citata, copiata, rifatta insomma tutto e di più. Dall'album "Music from and Inspired by the Motion Picture 8 Mile" del 2002.


27) Craig Mack feat. Rampage, the Notorious B.I.G., LL Cool J, Busta Rhymes - Flava in Ya Ear (Remix)
Craig Mack nel 1994 fece il pezzo originale, e subito dopo con questa mega squadra fece il remix. Unica volta in cui collaborò con BIG lo stesso Notorious esplose lo stesso anno con il suo primo album Ready to Die mettendo un po' in ombra il Craig. L'originale di questo pezzo è inserito nell'album di debutto di C. Mack dal titolo "Project: Funk Da World" del 1994, mentre il remix uscito l'anno stesso non venne inserito in nessun album, ma solo come singolo.


26) A Tribe Called Quest - Scenario
Mi stavo giusto chiedendo quanto ci voleva ancora per far spuntare questo mega team. Io adoro i Tribe, li trovo di una potenza magnetica. Questo tipo di pezzo viene definito posse cut, in quanto nello stesso pezzo troviamo rime di più di 4 mc's differenti. In questo pezzo infatti oltre al duo Tribe troviamo anche i membri del Leaders of the New School tra cui Busta Rhymes con il suo celebre "oh my God, oh my God".
Dall'album "The Low End Theory" del 1991.


25) Big Daddy Kane - Ain’t No Half Steppin'
Chiudiamo la seconda parte di classifica, siamo arrivati a metà, con questo pezzo di fine Ottanta di BD Kane. La rivista Rolling Stones ha definito Kane un maestro assoluto, in grado di condizionare una generazione intera di avvicinatori al rap. Il pezzo è tratto dall'album "Long Live the Kane", datato 1988.


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