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NOTA PER I LETTORI: nessuna voglia di fare l'intenditore, il professore. Vi scrivo solo da ascoltatore di rap italiano dal 1999, spero di consigliarvi qualcosa di buono, seguendo i miei gusti ovviamente, che, inevitabilmente potranno essere diversi dai vostri...
Ogni commento, ogni segnalazione è più che benvenuta.

EeYo! Lordtiranus aka Chef D.

giovedì 20 maggio 2010

Gravediggaz - 6 Feet Deep (1994)

Non ve ne farò una colpa se, leggendo queste righe, vi verrà da chiedervi: "chi ca**o sono i Gravediggaz?" Io stesso non avevo mai sentito questo gruppo che vide la luce nella metà degli anni Novanta con il disco che vi propongo oggi. Cominciamo dal nome, un macabro gioco di parole tra grave, termine che richiama i cimiteri, o comunque le tombe e i tombaroli e niggaz tipico slang per chiamare le persone di colore (a volte anche in tono dispregiativo). E proprio di macabro che stiamo parlando, infatti questo gruppo viene catalogato come Horrorcore, un sottogenere musicale dell'hip hop, i cui pionieri sono stati i Flatlinerz insieme proprio ai Gravediggaz. Formatosi sotto i grattacieli di New York City sino dalle origini il gruppo era formato da Prince Paul (The Under-taker, quindi il becchino), Frukwan (The Gatekeeper), Too Poetic (The Grym Reaper) and RZA (The Rzarector), quest'ultimo membro storico anche del gruppo Wu-Tang Clan.
L'album 6 Feet Deep come detto rappresenta il primo lavoro del gruppo, lavoro molto cupo con tematiche che vanno dal suicidio (1-800-Suicide), al tema della morte più generale (Graveyard Chamber e Death Trap) e all'insanità mentale (Diary of a Madman). Il titolo originale dell'album era in realtà Niggamortis ma il gruppo decise di cambiarlo per favorire un'impressione migliore sull'opinione pubblica americana. Esistono due versioni dell'album: quella originale USA con 16 tracce e quella europea, con una traccia in più (Pass the Shovel). Non solo temi crudeli però: nella traccia n°2 (Constant Elevation), RZA finisce la canzone dicendo "Positive Energy Activates Constant Elevation" (Energie Positive Attivate con Costante Elevazione), la frase in verità è un acronimo di P.E.A.C.E. Negli album successivi il gruppo userà meno citazioni macabre per concentrarsi maggiormente sui temi sociali. Prince Paul con 11 produzioni, Rza con 3, e Frukwan con una sola buona apparizione si dividono la fetta sui beat, tutti accomunati da un atmosfera ipnotica, minacciosa, ed inquietante, tra campioni horror e suoni deliranti che sembrano cuciti a pannello per il flow tagliente di Poetic (una grandissima prestazione qui) & co. RZA fresco del successo appena ottenuto col grandioso "Enter The Wu-Tang 36 Chambers" prosegue il concept sonoro li intrapreso con "Graveyard Chamber". L'etichetta dell'album è Gee Street/Island/PolyGram Records.
Chicca finale: la traccia Bang Your Head viene citata con un sample nell'album Hate di Bassi Maestro nella traccia omonima.

Tracklist ufficiale:
1) Just When You Thought It Was Over (Intro) 2) Constant Elevation 3) Nowhere To Run, Nowhere To Hide 4) Defective Trip (Trippin') 5) 2 Cups Of Blood 6) Blood Brothers 7) 360 Questions 8) 1-800 Suicide 9) Diary Of A Madman 10) Mommy, What's A Gravedigga? 11) Bang Your Head 12) Here Comes The Gravediggaz 13) Graveyard Chamber 14) Deathtrap 15) 6 Feet Deep 16) Rest In Peace (Outro)

Voto: 3,5/5

martedì 18 maggio 2010

Boogie Down Productions - Ghetto Music: The Blueprint of Hip Hop (1989)

Bentornati a tutti. Chiedo scusa ai miei tre lettori fissi per averli abbandonati per circa un mese ma per trovare qualche chicca degna di nota serve un po' di tempo di ricerca... (insomma ho preso del tempo per fare dell'altro...), se ci avete creduto vi ringrazio, se no ecco cosa vi consiglio stasera. Sono tornato negli anni Ottanta, per la precisione al 1989, l'anno dopo avremmo visto i mondiali di Italia '90 ma per l'altro lato dell'Atlantico questi anni in questione rappresentano un vero boom di nomi, gruppi, album e drammi. Sto parlando dei BDP, Boogie Down Productions, gruppo che nasce nel quartiere newyorkese del Bronx e proprio a questa zona dedicano il loro nome, infatti Boogie Down è un soprannome usato per il loro quartiere d'origine. Il trio d'origine era formato da KRS-One, D-Nice e DJ Scott La Rock che venne assassinato poco dopo il loro esordio musicale, nel 1987 (KRS-One nel 1993 darà un bello shock alla middle-class americana con il pezzo Sound of da police con il celeberrimo "whoop whoop" ad accompagnare le rime). By the way, il gruppo viene ricordato per essere stati tra i primi a miscelare suoni dancehall reggae con l'HH più "puro" e per aver dato il via a quella corrente che poi, di fatto, prenderà il nome di gangsta rap. L'album Ghetto Music: The Blueprint of Hip Hop, datato 1989, è il terzo lavoro pubblicato dai BDP e ricevette numerosi riconoscimenti: disco d'oro, posizioni alte nelle charts "dedicate" e persino pollici su da quotidiani come il NYTimes e il Wash.gtonPost. Il disco, di pochi meno di 50 minuti, è prodotto dall'etichetta Jive/RCA Records e vede la collaborazione di, oltre i BDP, D-Square, Rebekah Foster, Spaceman e Sidney Mills. Punto più alto del gruppo, che terminerà la "carriera" circa 3 anni dopo, con un'ottimo settimo posto nella Charts degli album R&B/HipHop e con parti del disco riprese molte volte nei lavori di altri rappers, anche italiani (es. Bassi Maestro nell'album Hate). Il sound è gustosamente old school con un giro di rime velocissime e un base incalzante molto lineare accompagnata dagli scratches che letteralmente sembrano strappare il disco.

Tracklist ufficiale:
1) The Style You Haven't Done Yet" 2) Why Is That? 3) The Blueprint 4) Jack Of Spades 5) Jah Rulez 6) Breath Control 7) Who Protects Us From You? 8) You Must Learn 9) Hip Hop Rules 10) Bo! Bo! Bo! 11) Gimme, Dat, (Woy) 12) Ghetto Music 13) World Peace

Voto: 3,5/5